LETTORE

Ho iniziato a leggere tardi. Prima dei miei anni all'Università di Venezia non ricordo di aver aperto libro, anche se di certo qualche pagina devo averla sfogliata negli anni del liceo. Ho scoperto solo molto di recente che, nel far questo, rispettavo il primo dei diritti fondamentali del lettore secondo Daniel Pennac, il diritto di non leggere.

Forse proprio perché non mi è stata imposta, la lettura negli anni è diventata una delle dimensioni fondamentali e necessarie nella mia esistenza. Sono refrattario ad obblighi e proibizioni, forse anche grazie a questa esperienza di libertà.

Leggo prevalentementa saggistica. Storia, sociologia, scienze umane varie ed eventuali, e tuffo il naso in tutti gli argomenti che la mia curiosità mi guida ad annusare. La narrativa in genere mi annoia.


Nel 2019 ho scoperto un oggetto tanto meraviglioso quanto fino ad allora a me sconosciuto, l'albo illustrato. Avevo contezza dell'esistenza della editoria per l'infanzia, ma immaginavo si trattasse essenzialmente di oggetti ricchi di immagini o con formati non convenzionali creati per stimolare i sensi del tatto e della vista più che accendere scintille di umanità e bellezza nel cuore e nella coscienza in formazione di futuri adulti.

Grazie a Patrizia della libreria Piccoloblu di Rovereto prima, poi di Alessandra Comparozzi di Birba chi Legge, mia maestra nell'arte del raccontare e rappresentare, ho scoperto un pianeta straordinario fatto di immagini sorprendentemente belle e di emozioni da poter condividere fra generazioni diverse.

Leggo albi illustrati ai bambini, quando capita l'occasione. E' successo di recente in occasione della manifestazione Lavis fa Storie, il 13 aprile 2024. C'ero all'edizione 2023 di Fiorinda, a Mollaro in Val di Non. In passato mi è capitato di leggere con l'amica Roshanti sempre a Lavis.

Il 25 aprile 2024 ho scelto la lettura per ricordare il giorno della liberazione e la scelta delle molte e dei molti che ci hanno concesso, mettendo in gioco la vita, gli anni di pace e prosperità in cui sono potuto crescere.
Si è trattato di una esperienza solitaria, dopo due anni di tentativi falliti per rendere questa giornata una occasione di riflessione e condivisione.